Sceso di culla, Alifo Balnai, nella senigallietta stanca
e dalla rotonda procace ma erosa,
supplica e scongiura per i suoi compagnucci
della parrocchietta col fiasco all'anca.
Vuole guidare il perticaro perché sia suo,
e lo giura, pape satan pape satan aleppe,
da garibaldino della ruffianata si muove
felpando l'aria come l'acaro il lercio,
pennicando nelle retrovie dell'istruzione
e saltando le barricate da destra e sinistra.
-
Come un natural prospetto per la dirigenza
dove fedifrago s'avvia, grufola vanverando ebbro
alla papessa Giovanna che lo fascina
come un istrione a fiasco vuoto.
Porco lui stesso col fiasco alto in mano
getta come scartine le narcotiche perle
all'altro porco ch'el riceve prono e in piano.
Non ha copyright ma rode come un copybara
quelli degli altri elevandosi - luì memé - oltre il porcile
mentre pretende per gli altri un sobrio avvio alla bara.
-
Sul nasone a uncino fiorentino tutto era detto
ma ci mise il suo di nasone, come il cinghiale,
e divenne ... dantista nell'orto di casa sul Misa,
lui col fiasco in mano osannando i compagnucci.
Algebrista della comoda delibera
ha l'occhio sornione e ruffiano del caso
e sgarretta sdegnato e altero chi lo contraddice.
Ansia da prestazione neuronica - sentenzia lo sciamano -
e lo manda al manicomio, a curarsi l'ebete cranio
che col fiasco in mente vaneggia presenziando il collegio.
-
Si congeda dal consesso a pane salame e vino,
quello dei bottiglioni da 5 litri - per risparmio ... certo! -
e non batte ciglio allo storcere dei nasi femminili,
come lo schizogonico con cisti nell'encefalo.
Passa dal marasma congenito all'atarassico fiasco
nel volgere di una colazione di lavoro all'artistico.
Pape satan pape satan, chi meglio di me?
Codicologo del nasone fiorentino incassa prebende
all'ombra della rotonda, rifilando sòle a mitraglietta,
dai polli del municipio ammirati a naso in su.
(Lunedi 21 luglio 2013)
Vocabolario Accademia Della Crusca
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