ci sono le anatre e le canne nella terra di nessuno
che si ribellano alla morte mentre io sono quieto.
Mi si dice che la vita è una lotta, ma io lotto
come un lauro vecchio, immobile e astratto,
succhiando linfa dagli eterni calcari d'Appennino.
Non vado alla messa, no è vero, non ci vado,
ma vedo la magia che arranca nella vita ad ogni costo,
vedo le stelle e il silenzio che le circonda immobili.
E come le foglie di Quasimodo
sto sul mio dondolo ergonomico
aspettando un afflato asfittico.
(27 marzo 2004)
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