Profondo esame del nulla,
tra una canna di bambou e un muro di terra cruda.
Passo la settimana nell'esame approfondito di un'ombra.
E passa anche il mese, or che è agli sgoccioli.
L'anno pure se ne va cantando il requiem.
Esaminato il nulla, si passa al niente
che pare più promettente, come un'angoscia
nel turbinio vuoto e sensuale di un nonnulla.
Tutto passa e se ne va - diceva nonno Bastiano -
col fiume della vita evaporato dopo la curva stretta
della sospensione del nulla al moto dell'infinito.
Un lasco pensiero oscilla nella mia mente come un cuccù
dall'adolescenza calcarea e sfarinata
dopo lo scontro audace del vivere e del morire.
Arriva la sera e celebro il niente di un sigaro
fumoso e inasprito dall'umidità dorica
e da un andare lieto e scanzonato.
(16 novembre 2003)
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