Quella mano grassottella

Quella mano grassottella s'è smagrita
come una zampa di pollo bollita
il cui destino è un bidone.
Quella mano grassottella nella mia,
non c'è più ... non c'è più ... non c'è più,
s'è smarrita nel tempo estraneo della polis maledetta.
Quella mano grassottella tornerà distesa
sull'addome, nell'odore aspro del decapante.
Strideranno le mamme,
getterò il mio pugno di terra al vento.
Poi aleggerà su di noi uno spirito di pace
che il tempo fonderà con l'aria dei respiri
come la rugiada su tutte le cose.
E se mi spingo nell'oasi della morte
sarò preso dalla selva della vita
che mi prenderà la mente fino a stritolarla
leggera leggera come i pensieri di un risveglio.
(27 marzo 2007)
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