col grimaldello del silenzio,
assenza che sgrava pensieri arruffati.
Mi duole la pancia
intanto che la memoria
ritorna ai calcari d'Appennino
di dove sento il flamen filiale di me e del mio.
Mi duole la pancia
ma non cambio casacca
che è la sola che ho,
pure lercia ha i colori del sole.
Mi duole un ginocchio
è il tempo che cambia e si mette in burrasca.
E' il silenzio che avanza a stordirmi le orecchie,
a vuotarmi la testa e mi arresta la penna.
E' il silenzio che avanza.
(3 luglio 2006)
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